martedì 16 marzo 2010

Cosa è successo a Mauro Marin? La televisione si scaglia ancora contro internet e il vincitore del GF

Cosa è successo a Mauro Marin? Questa era la domanda che impazzava sul web questo pomeriggio.
E oggi pomeriggio tutte le nostre analisi e persino le nostre supposizioni sul caso Mauro Marin hanno trovato conferma nel modo più drammatico.
Mauro Marin, invitato a partecipare ad una videochat su mediaset.it, è apparso sin dalle prime battute evidentemente affaticato, poi quasi paralizzato, drogato, distrutto fisicamente. La trasmissione è andata avanti per 5 minuti con Mauro che rispondeva a fatica non riuscendo a tenere la testa dritta. Una scena drammatica, con il vincitore del Grande Fratello 10 che più volte si scusava per le sue condizioni fisiche, salutava affettuosamente i suoi fans e aveva parole buone per quasi tutti i compagni di casa (escluse le "cattive" Sarah e Veronica). Da una parte una forza di volontà enorme, commovente. Dall'altra una scena fuori dalle logiche umane, con un ragazzo colpito da un malessere così evidente mandato ugualmente in video. Sul web immediatamente si diffondeva lo sgomento e l'indignazione per il video. Mauro nel frattempo era immediatamente trasferito all'ospedale San Raffaele di Milano.
Ma non era finito il pomeriggio di passione per Mauro e i suoi fans.
Poco dopo iniziava la trasmissione condotta da Barbara D'Urso su Canale 5, che avrebbe dovuto vedere la partecipazione dello stesso Mauro. Ebbene, non solo veniva mandato ripetutamente in onda la videochat di Mauro sofferente. Ma in più - e qui davvero l'indignazione di ogni uomo e di ogni donna sana di mente dovrebbe esplodere - gli ospiti della trasmissione continuavano ad attaccare Mauro Marin, non solo assente, ma per di più ricoverato in ospedale. E ricoverato proprio perchè precedentemente ospite in un'altra trasmissione Mediaset.
Tralascio le solite insulse motivazioni prese per attaccare Mauro.
Evidenzio invece un punto fondamentale per comprendere tutto quello che sta alla base del caso Mauro Marin.
Ad un certo punto una delle ospiti ha fatto notare che sul web (sul gruppo facebook dei fans di Mauro in particolare) si stavano moltiplicando i commenti con cui si attaccava la trasmissione di Canale 5 per aver continuato ad insultare Mauro, nonostante avesse vinto regolarmente il GF, e nonostante fosse in quel momento in ospedale.
Ancora una volta il web e i fans di Mauro riunitisi su facebook venivano descritti come degli imbecilli violenti delinquenti. La conduttrice Barbara D'Urso riferendosi ai fans di Mauro esclamava addirittura che "la mamma dei cretini è sempre incinta".
A questo punto sul web i fans di Mauro avevano la piena conferma di quanto affermato da tempo: non si sa bene per quali oscuri motivi, ma Mauro Marin davvero ha sconvolto i piani della produzione del Grande Fratello e gliela stanno facendo pagare in tutti i modi.
C'è un unico problema: il loro gioco meschino ha trovato un avversario irriducibile nel popolo di internet. Attraverso il web la gente può finalmente dire: questa televisione fa schifo!
Anni fa non si sarebbe potuto fare nulla contro una congiura televisiva di questo tipo. Ma oggi la libera aggregazione sul web ha distrutto il potere autoritario della televisione.
Il livello culturale e intellettuale degli ospiti della trasmissione della D'Urso è talmente più basso rispetto a quello che ha organizzato la controffensiva sul web a favore di Mauro che un confronto non è neppure proponibile.
Ecco che iniziano ad arrivare le disdette agli abbonamenti Mediaset Premium. Ecco che arrivano email che demoliscono la miseria umana delle trasmissioni televisive. Ecco che gruppi si auto-organizzano per portare l'ultimo definitivo attacco al regime old-mediatico.
Lo ribadiamo ancora una volta.
Il caso Mauro Marin potrebbe davvero aprire la fase terminale della televisione italiana.
O quelle mediocri figure che si fanno chiamare "opinionisti" spariranno in fretta dallo schermo, o il popolo di internet darà loro un sonoro meritatissimo colossale calcio nel sedere.
Antonio Saccoccio

lunedì 15 marzo 2010

Mauro Marin e il Grande Fratello 10: un caso mediatico da studiare attentamente (parte sesta)

Abbiamo già detto che la vittoria di Mauro Marin al Grande Fratello 10, conclusasi in modo quasi plebiscitario con l’80% di voti a favore, è stata il frutto di un’abile rottura di tutti gli schemi previsti normalmente da quel format.
Il capolavoro assoluto di Mauro Marin è stato senza dubbio lo straordinario scherzo organizzato al malcapitato George Leonard. Dopo essere stato isolato dal gruppo più forte, Mauro ha deciso di rovesciare i rapporti di forza all’interno della casa organizzando una strepitosa messa in scena con un obiettivo preciso: prendere clamorosamente in giro George, che si riteneva sino a quel momento il leader della casa. Mauro ha così finto di essere bisessuale e di essersi innamorato di George, il quale ha creduto per diversi giorni nel sentimento del veneto. Lo scherzo è stato rivelato soltanto il lunedì successivo nel corso della trasmissione. Qui non vogliamo ora semplicemente esaltare la goliardica ed esilarante presa in giro del trionfatore del GF. A noi tocca invece considerare l’assoluta perfezione di quello scherzo, che per diversi motivi si può dire indiscutibilmente il momento più alto nella storia delle 10 edizioni del Grande Fratello. Vediamo in ordine questi motivi, che sono tutti accomunati da una natura profondamente eversiva:

1. Mauro Marin ha scelto per il suo scherzo uno dei personaggi più forti all’interno della casa, provando a ridicolizzarlo e a rovesciare i rapporti di forza finora stabiliti.
2. Mauro non ha colpito un personaggio a caso, ma ha fatto leva sul personaggio più vanitoso, prevedendo che sarebbe stato lusingato dai suoi apprezzamenti. Non a caso, Mauro ha insistito a lungo sui complimenti all’aspetto fisico di George.
3. Ma c’è molto di più. Perché Mauro non solo ha attaccato il più forte, ma nello stesso tempo ha sfidato la dittatura del politicamente corretto, andando a scherzare su un tema delicatissimo, come quello dell’omosessualità e bisessualità, temi su cui sappiamo che nella televisione italiana non si può scherzare assolutamente, e che vengono vissuti abitualmente con una dose di retorica nauseante.
4. Ma non è finita. Perché Mauro è andato contro il politicamente corretto proprio in un’edizione del GF in cui c’era un omosessuale (Maicol) e un transessuale (Gabriele). Nella sua presa in giro Mauro ha dato una clamorosa bastonata alla retorica falsamente buonista trionfante nel GF di tutte le edizioni e che avevano preparato anche in questa.
5. Il capolavoro di Mauro si conclude con l’ultima azione eversiva. Durante la presa in giro guardava ammiccando ripetutamente le telecamere. La sua linguaccia mentre abbraccia George è sicuramente l’emblema di questo GF. Quella linguaccia rivolta al pubblico rompe la finzione televisiva, rompe tutti gli schemi previsti dalla produzione e conduzione del Grande Fratello. Quella linguaccia rivolta al pubblico fa uscire Mauro dalla casa del GF e lo fa entrare direttamente nelle case degli spettatori. Per questo motivo Mauro Marin ha vinto. Perché non è rimasto nella casa del GF, ma è riuscito a spaccare lo schermo e ad entrare prepotentemente nelle case degli italiani.

Riassumento Mauro Marin con il suo scherzo ha ottenuto una triplice rottura degli schemi.
1. Ha rovesciato i rapporti di forza all’interno della casa, ridicolizzando colui che si era autoeletto leader.
2. Ha attaccato la dittatura del politicamente corretto, ridicolizzando il banale buonismo omosessuale.
3. Ha demolito la finzione televisiva, recitando volutamente una parte, mentre gli altri facevano finta di essere veri. È stato vero facendo finta, mentre gli altri si sforzavano di essere veri nella finzione.

Per tutti questi motivi, Mauro ha preso di sorpresa la produzione del GF, che infatti ha dedicato soltanto pochi minuti della trasmissione del lunedì seguente alla clamorosa presa in giro (sulla quale si sarebbe potuta basare con facilità un’intera trasmissione).
Invece la genialità dello scherzo è stata subito intuita dalla Gialappa’s (che rappresenta l’unica possibilità di sopravvivenza oggi per la tv). Ma soprattutto è stata recepita dal popolo del web, che da allora ha eletto Mauro Marin idolo incontrastato.
Ora in pochi si sono chiesti per quali motivi internet e facebook hanno apprezzato così tanto quello scherzo. La risposta è in realtà semplicissima. Internet in questo momento è un medium assolutamente eversivo nel sistema dei media italiani, è il nuovo medium orizzontale partecipativo che rompe la dittatura dei vecchi media gerarchici autoritari. E quindi internet ha trovato in Mauro il campione di quello stesso atteggiamento eversivo e rivoluzionario.
Qui sta il 50% della vittoria di Mauro Marin al grande fratello 10.

L’altro 50% è costituito dal primo aereo mandato a Mauro dai suoi fans di facebook (azione portata avanti dai cosiddetti Legionari), aereo che Mauro ha visto e le telecamere hanno ripreso, perché in quel caso abbiamo assistito ad un’azione per certi versi contraria dal punto di vista mediale, ma ugualmente eversiva: grazie a quell’aereo il web è entrato all’interno della televisione.

Antonio Saccoccio

martedì 9 marzo 2010

Mauro Marin e il Grande Fratello 10: un caso mediatico da studiare attentamente (parte quinta)

E' stata la serata di Mauro Marin. La serata del trionfo di Mauro Marin. Una finale del Grande Fratello anomala, perchè il vincitore era noto a tutti. Ampiamente previsto da tutti da almeno 2 settimane. Ma è stata una finale che ha anche confermato tutte le analisi mediatiche sul caso Marin.
Mauro Marin ha letteralmente dominato la scena, ormai consapevole del successo e delle sue doti di show man. Sereno e sicuro, ha persino affrontato spavaldamente il signore della Tv, Paolo Bonolis. Il presentatore romano, dopo aver oscurato totalmente la balbettante Alessia Marcuzzi, si è diretto con baldanza nella casa del Grande Fratello per giocare con i 4 finalisti. E' stato semplice per lui prendere simpaticamente in giro Cristina, Giorgio e Alberto, ma di fronte a Mauro Marin anche il frizzante Paolo Bonolis si è dovuto arrendere. Il "salumiere" veneto si è esibito in una performance notevole, rubando un paio di volte i tempi a Bonolis, che è rimasto sorpreso almeno in un'occasione (quando Mauro gli ha infilato beffardamente un anello al dito).
Superare la prova-Bonolis è stato un segno di grande consapevolezza e maturità per il vincitore del Grande Fratello 10. Bonolis con i suoi ritmi serrati e toni taglienti è in grado di mettere in crisi e rubare la scena a chiunque in televisione. Marin non solo non si è lasciato demolire, ma è persino riuscito ad essere brillante e spregiudicato.
A questo punto non resta che confermare che il gruppo facebook che ha portato Marin alla vittoria, gruppo che conta ormai 380mila iscritti, ha realmente visto giusto: il concorrente veneto ha realmente sbaragliato gli schemi previsti dalla produzione del Grande Fratello e potrebbe inaugurare un nuovo corso per questo reality. Il caso Marin potrebbe aver decretato la fine dei sentimentalismi telecomandati, delle pseudo-amicizie adolescenziali e delle lacrime scroscianti. Il popolo di internet questo ha voluto trascinando al successo il quasi trentenne di Castelfranco Veneto. Marin sin dalle prime settimane ha dimostrato di giocare con i compagni di casa, con le telecamere e con il pubblico a casa, smascherando la finzione televisiva in modo mai visto nelle precedenti edizioni del reality.
Di questo il popolo di internet, indubbiamente più evoluto del tipico pubblico televisivo, si è accorto immediatamente prendendo Mauro Marin come simbolo di un modo nuovo di fare televisione.
Ora Marin è finalmente fuori dalla casa. Ed è uscito da grande trionfatore. Ma ora lo attende la vita di tutti i giorni. Difficile, come per tutti i reduci dal Grande Fratello. Ma Mauro a quest'ora già sarà venuto a conoscenza di una cosa che difficilmente avrebbe potuto immaginare: la sua vittoria è stata voluta da un grande gruppo che si è riunito grazie ad internet per sostenerlo. Mauro Marin può davvero diventare il simbolo di un nuovo modo di fare televisione e di una fase nuova dei rapporti tra tv e internet.

Antonio Saccoccio

venerdì 5 marzo 2010

Mauro Marin e il Grande Fratello 10: un caso mediatico da studiare attentamente (parte quarta)

Nella puntata del Grande Fratello del 1 marzo 2010 a pochi secondi dal termine della trasmissione ai 4 concorrenti finalisti è stata concessa, per la prima volta in 4 mesi, la possibilità di guardare, attraverso lo schermo posto in casa, ciò che accadeva negli studi in cui viene condotta la serata del lunedì: una grande inquadratura mostrava a Mauro Maurin, Giorgio Ronchini, Alberto Baiocco e Cristina Pignataro il pubblico che applaudiva negli studi. Ad ogni modo la regia regalava almeno un momento tecnicamente interessante, dal momento che i 4 reclusi per la prima volta non ricevevano più soltanto l’audio in diretta dagli studi, ma anche il video. Lo schermo televisivo mostrava ai telespettatori i concorrenti, che a loro volta guardavano attraverso un altro schermo il pubblico in studio. Di sicuro i 4 superstiti non potevano immaginare che soltanto pochi attimi prima lo stesso pubblico aveva scandito festante il nome dell’annunciato trionfatore di questa edizione del GF: Mauro Marin. Ma, a parte questo particolare, la vera sorpresa sarebbe stata mostrare ai finalisti un’altra immagine: immaginiamo se al posto del pubblico in festa fosse apparsa sullo schermo della casa una semplice finestra raffigurante il gruppo facebook pro-Mauro con i suoi 340mila fans in delirio. Una mossa decisamente troppo audace per qualsiasi regista televisivo.
Se si considerano gli attuari scenari mediali, simili soluzioni sono per ora assolutamente inimmaginabili. Sappiamo tutti che la televisione oggi tende sistematicamente ad oscurare le enormi potenzialità del medium internet. Quando in tv si parla del web lo si fa soltanto per mettere in evidenza fenomeni di degrado, che per giunta sappiamo tutti appartenere alla società intera, e non esclusivamente alle comunità che si creano su internet. Ci sono diversi intellettuali (o presunti tali) che portano avanti la tesi di una convivenza pacifica tra media di massa e new media in nome di non si sa quali compromessi. In realtà - lo ribadisco nuovamente - chi parla in questi termini è interessato alla conservazione dello status quo e non ha la minima intenzione di riconoscere ai nuovi media le potenzialità di destrutturare un sistema culturale secolare.
Gli old media hanno intuito già da tempo le enormi potenzialità della rete globale e si sentono ogni giorno morire: sanno di difendere il vecchio. A questo punto si presentano due strategie possibili:
1. prendere atto delle enormi potenzialità di internet e cercare forme di integrazione e ibridazione tra vecchi e nuovi media;
2. cercare di oscurare sistematicamente internet, o parlarne in termini negativi.
Ora è chiaro che il sistema televisivo, probabilmente perché gestito da individui che hanno fatto carriera proprio grazie alla vecchia mentalità gerarchica e autoritaria, ha scelto questa seconda via, dimostrandosi incapace di gestire l’improvvisa esplosione del web e di prendere le adeguate contromosse.
Ma il web incalza e il caso Mauro Marin è lì a dimostrare che se gli old media continueranno ad opporsi alla prima naturale soluzione (la cosiddetta ri-mediazione), non ci potrà essere che uno scontro frontale tra vecchio e nuovo, uno scontro che è destinato a durare ancora qualche anno e si risolverà comunque con il trionfo del nuovo medium, tecnicamente troppo più evoluto dei precedenti.
A questo punto, nel caso specifico di cui ci stiamo occupando, la produzione del Grande Fratello dovrebbe ammettere la potente influenza di internet (e in particolar di Facebook) sull’intera evoluzione di questa decima edizione. E di conseguenza si aprirebbe uno scenario nuovo e di grandi possibilità di evoluzione per questo format televisivo.
Ignorando invece l’intervento decisivo di internet e di facebook per il trionfo di Marin, si va verso la definitiva agonia del Grande Fratello, che già da anni è stato in crisi e solo quest’anno grazie all’exploit di Mauro e alla costituzione del gruppo facebook in suo favore è riuscito a tornare ad avere la visibilità che aveva avuto solo nella prima edizione con il fenomeno Taricone (ma in quel caso era decisivo anche il classico effetto wow causato dalla novità assoluta).
Già da 2 settimane l’esito della trasmissione appare scontatissimo, poiché il gruppo pro-Marin è talmente ben organizzato sul web da essere in grado di garantire percentuali bulgare al televoto. La vittoria - o meglio il trionfo - di Mauro Marin è ormai cosa certa, il web ha ampiamente messo le mani sulla televisione. Qualcuno potrebbe obiettare: “sì, ma alla fine i soldi li hanno guadagnati quelli che lavorano in televisione e li hanno spesi coloro che stanno sul web”. Verissimo, ma finora per le produzioni televisive il prezzo da pagare per il successo economico era stato nullo. Con il caso-Marin per la prima volta il danno di immagine che la trasmissione ne ha avuto è stato enorme, poiché il web ha rovesciato l’ennesimo banalissimo teatrino preparato a tavolino dai guru del vecchio schermo.
Anche il cosiddetto popolo del web dovrà scegliere la linea da seguire. La manovra pro Mauro Marin inventata quest’anno avrà un senso solo se resterà un segnale forte mandato alla produzione del GF, e alle produzioni televisive in generale. Un segnale che ha avuto e dovrà avere ancora questo significato: smettete di trattare il pubblico come una massa indistinta di imbecilli, non ci preparate più spettacoli ridicoli e penosi sentimentalismi da soap-opera, perché noi vogliamo concorrenti abili, spregiudicati e liberi di fare il loro gioco, non burattini con un copione già scritto.
Se il prossimo anno, invece, la trasmissione non registrerà nessun miglioramento in senso tecnico e magari tornerà a privilegiare amorazzi e tradimenti vari e ripetuti, e si costituiranno gruppi facebook di fans che tiferanno per l’uno o per l’altro concorrente andando ad ingrassare con il televoto chi già grasso è, allora avranno avuto ragione coloro che già da ora sostengono che l’unico vincitore del caso Mauro Marin è il vecchio sistema televisivo.

In ogni caso il caso Marin è destinato ad essere uno spartiacque decisivo per gli sviluppi non solo del Grande Fratello, ma più in generale dei rapporti tra televisione e internet.
D’ora in poi dovremo distinguere un Grande Fratello pre-Marin e un Grande Fratello post-Marin.
Anzi. Probabilmente avremo una televisione pre-Marin e una televisione post-Marin.
Ma questo si vedrà tra qualche mese.
Antonio Saccoccio